esercizio e Atrofia Muscolare Bulbare e Spinale

Esercizio e Atrofia Muscolare Bulbare e Spinale

La Malattia di Kennedy è una patologia rara ed è pertanto difficile individuare un percorso di esercizi utile e proficuo.
Sono stati condotti alcuni piccoli studi per approfondire il rapporto tra esercizio e Atrofia Muscolare Bulbare e Spinale. Purtroppo però le ricerche pubblicate evidenziano che un training aerobico convenzionale di moderata intensità non solo non ha chiari effetti positivi, ma addirittura aumenta il sintomo della fatica. Infatti l’esercizio fisico a bassa e moderata intensità provoca affaticamento e non migliora la capacità ossidativa nei pazienti con SBMA. Ciò potrebbe essere dovuto a una fatica neurale correlata la necessità che i motoneuroni rimanenti si liberino più frequentemente durante l’esercizio fisico e debbano sostenere le unità motorie rimaste.
In uno studio pubblicato recentemente (altro…)

Bioimpedenza al V incontro sulla Malattia di Kennedy

La Bioimpedenzometria al V Incontro sulla Malattia di Kennedy

Il giorno 14 Marzo 2020 durante il V Incontro sulla malattia di Kennedy la Dr.ssa Roberta Martinoli in collaborazione con AIMAK, offrirà ai primi 15 Pazienti che si prenoteranno, la possibilità di effettuare la Bioimpedenziometria, un esame particolarmente valido, per studiare la composizione della massa corporea e avere così informazioni utili per continuare lo studio di una piano Nutrizionale dedicato ai pazienti Kennedy. (altro…)

Studi clinici per una cura della SBMA

Sono molti gli studi clinici condotti negli ultimi anni che cercano una cura per la SBMA.

L’atrofia muscolare spinale e bulbare è una malattia neuromuscolare causata da un’espansione di poliglutamina (polyQ) nel recettore degli androgeni (AR). Nonostante il fatto che la causa della Malattia di Kennedy sia nota da quasi 3 decenni, non esiste una cura della SBMA, sottolineando la complessità dei meccanismi che portano alla perdita di motoneuroni e dei muscoli nei pazienti.
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IGF-1 nella Malattia di Kennedy

I risultati dello studio sull’IGF-1 nella Malattia di Kennedy

IGF-1 (somatomedina) è un ormone fondamentale nella crescita infantile; svolge inoltre un ruolo importante anche nel metabolismo degli adulti. Nella Malattia di Kennedy i pazienti hanno basse quantità (meno di 170 ng / mL) di IGF-1 nel sangue e studi sul topo hanno suggerito che, aumentando la quantità di somatomedina, si possano alleviare o rallentare il progredire della patologia. (altro…)