Corretta alimentazione e Malattia di Kennedy: il webinar con il Dott. Emanuele Rinninella
Nell’ambito del ciclo di incontri “GLI ESPERTI AL NOSTRO FIANCO”, AIMAK ha proposto un nuovo appuntamento online dedicato a un tema che tocca la vita quotidiana di tutti: l’alimentazione.
Relatore dell’incontro è stato il Dott. Emanuele Rinninella, medico nutrizionista e specialista in Medicina Interna presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, con una lunga esperienza clinica e di ricerca nei campi della nutrizione clinica, del microbiota intestinale e della prevenzione della malnutrizione nei pazienti fragili.
Grazie al suo approccio pratico e scientificamente fondato, il Dott. Rinninella ha fornito consigli preziosi per vivere meglio con la Malattia di Kennedy, sfatando miti e offrendo strategie concrete da applicare ogni giorno.
Punti chiave emersi dal webinar
- Zuccheri e cibi ultraprocessati: limitare gli zuccheri semplici (non più del 10% dell’energia totale giornaliera, circa 50 g per un adulto) ed evitare cibi ultraprocessati, che aumentano il rischio di malattie metaboliche e alterano l’equilibrio del microbiota intestinale.
- Carboidrati e proteine: preferire cereali integrali, legumi e fonti proteiche di qualità (pesce, carni magre, uova, latticini). La cottura non riduce le proteine, ma ne facilita la digestione.
- Vitamina D e calcio: fondamentali per contrastare l’osteopenia, comune nella Malattia di Kennedy. La vitamina D si trova soprattutto in pesci grassi come salmone e aringa; il calcio in latticini, verdure a foglia verde, legumi e acque calciche. In caso di insufficienza, può essere utile una supplementazione, sempre sotto controllo medico.
- Alcol: se il fegato è sano, un consumo molto occasionale e moderato può essere tollerato, ma solo dopo un controllo ecografico.
- Sale: non superare i 5 grammi al giorno per proteggere cuore e pressione.
- Microbiota e dieta mediterranea: una dieta mediterranea ricca di fibre, cereali integrali, frutta, verdura, legumi e omega-3 è la scelta migliore per mantenere un intestino sano e un metabolismo equilibrato.
Un approfondimento sulla disfagia
Per chi convive con la disfagia, il Dott. Rinninella ha spiegato che è importante adattare consistenze e modalità di preparazione degli alimenti. Alcuni consigli pratici:
- Scegliere cibi morbidi e omogenei
- Evitare consistenze miste (es. minestre con pezzi solidi)
- Addensare i liquidi
- Rivolgersi a un logopedista per un percorso personalizzato
Queste attenzioni possono ridurre il rischio di complicanze e rendere i pasti più sicuri e sereni.
Domande e risposte: i chiarimenti più utili
- Edulcoranti come l’eritritolo: è un dolcificante a basso contenuto calorico e con scarso impatto glicemico. Tuttavia, uno studio recente ha ipotizzato un’associazione con rischio cardiovascolare in caso di consumo molto elevato. La raccomandazione è semplice: va bene usarlo saltuariamente, ma senza esagerare.
- Supplementi proteici e minerali: non sempre sono necessari. La prima fonte di nutrienti deve restare l’alimentazione. In alcuni casi, quando l’apporto da cibo non è sufficiente (ad esempio in presenza di disfagia o scarso appetito), possono essere utili integratori, ma solo su indicazione medica o del nutrizionista, per evitare squilibri.
- Dolore neuropatico: l’alimentazione da sola non è sufficiente a gestirlo, ma può svolgere un ruolo di supporto. Studi indicano che una dieta equilibrata, ricca di omega-3, vitamina B12 e antiossidanti, contribuisce a ridurre l’infiammazione e a supportare la funzione nervosa. Questi accorgimenti non sostituiscono le terapie farmacologiche, ma le affiancano migliorando il benessere complessivo.
Conclusioni
Il messaggio finale del Dott. Rinninella è stato chiaro: non esistono alimenti “miracolosi” per la Malattia di Kennedy, ma tante scelte quotidiane che possono fare la differenza. Un’alimentazione bilanciata, insieme a controlli periodici e a un corretto stile di vita, rappresenta un tassello importante nella gestione della malattia.
Il webinar si inserisce nel percorso AIMAK “GLI ESPERTI AL NOSTRO FIANCO”, che periodicamente proporrà incontri con specialisti di diverse discipline per offrire indicazioni pratiche e affidabili a sostegno delle persone con Malattia di Kennedy e delle loro famiglie.